Windows Loader v2.2.2 by Daz è legale da avere?

E' legale avere Windows Loader v2.2.2 by Daz?

Se leggiamo le EULA di Microsoft, non è legale usarlo.

Ma se seguiamo la politica de facto di Microsoft, è effettivamente incoraggiato. Per una ragione molto semplice: Microsoft vende software sul suo Microsoft Store di Windows 10, e vuole che il massimo numero di persone vi acceda e ci spenda dei soldi.

Quindi, Microsoft non impedisce a qualsiasi computer sotto Windows 7 attivato con il DAZ loader, ma anche Windows 8 o 8.1 attivato con CODYX4 toolkit per esempio, di migrare verso Windows 10 e di avere una licenza DRM attivata, sia per la versione home che per quella pro, nonostante entrambi gli strumenti lascino un codice ad hoc che Windows 10 Upgrade Assistant può rilevare, quindi bloccare l'aggiornamento di Windows 10 se lo desidera, o bloccare la licenza dell'aggiornamento di Windows 10 se lo desidera.

Non lo fa.

Microsoft ovviamente non può dire agli utenti che hanno comprato Windows 10 che era come pagare per qualcosa de facto gratis. Ecco perché Microsoft ha richiesto un sistema sorgente attivato come base di aggiornamento, e continua a vendere sia scatole (tra 50 e 150 euro a seconda dei rivenditori) che chiavi (qualche decina di euro, ma anche sul mercato grigio (Ebay) a pochi euro al pezzo) per Windows 10. (nessuno sputerà mai sul denaro facile). Ma l'obiettivo di Microsoft è quello di aumentare la quota di utilizzo di Windows 10 tra i sistemi operativi, e ottenere clienti per il suo negozio. Per questo, Microsoft non si preoccuperà di cercare "come è stato attivato il vostro Windows di base".

A Microsoft non importa, finché Windows rimane lo standard e il suo negozio W10, beneficiando di questo, diventa un altro standard (redditizio).

Lo stesso si può dire per Microsoft Office. Le chiavi e gli account Office365 sono disponibili sul mercato grigio. Non perché si facciano molti soldi, ma perché la gente tentata dalla pirateria comprerà queste chiavi (e quindi porterà qualche dollaro per chiave a Microsoft), e contribuirà a mantenere Microsoft Office come lo standard per le suite da ufficio con la più grande base di utenti (comprese le aziende e gli utenti professionali che pagano il prezzo pieno), quindi a diminuire la redditività della concorrenza (così le aziende e gli utenti professionali rimangono con Microsoft, e non vengono tentati da un altro "standard"). In questo momento, quando si parla di un software, "Office" significa ancora "Microsoft Office", anche se sempre più persone rispondono "Ho Open Office/Libre Office, ma è simile, no?".

Va bene, ma. 🙂