Il potere delle tabelle pivot: Capire gli usi e le caratteristiche

A cosa servono le tabelle pivot?
La tabella pivot permette di creare gerarchie per le variabili riga, colonna, e dell’area filtri, in un numero di livelli a piacere ovvero limitato dal foglio di calcolo. Su ogni gruppo è possibile eseguire una funzione riassuntiva (quattro operazioni, media o una delle altre funzioni statistiche).
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Le tabelle pivot sono potenti strumenti di Excel che consentono di riassumere, analizzare e presentare grandi quantità di dati in modo chiaro e conciso. Con pochi clic, è possibile trasformare righe e colonne di dati in una tabella riassuntiva significativa che evidenzia tendenze, schemi e intuizioni.

Ma cosa succede se si cancella accidentalmente la tabella pivot? Non preoccupatevi, Excel ha una funzione integrata che permette di recuperare le tabelle pivot cancellate. Basta andare sul pulsante “Annulla” o usare la scorciatoia “Ctrl+Z” per annullare l’eliminazione.


Dopo aver creato una tabella pivot, è possibile creare un grafico pivot per visualizzare i dati in modo più interattivo e accattivante. Per creare un grafico pivot, è sufficiente selezionare la tabella pivot, andare alla scheda “Inserisci” e fare clic sul pulsante “Grafico pivot”. Da qui è possibile scegliere il tipo di grafico e personalizzare il design per adattarlo al meglio ai dati e al pubblico.

Perché si chiama tabella pivot? Il termine “pivot” si riferisce alla possibilità di ruotare e manipolare i dati per visualizzarli da diverse angolazioni. È possibile ruotare facilmente i dati per modificare le etichette delle righe e delle colonne, aggiungere o rimuovere campi e applicare filtri per concentrarsi su sottoinsiemi specifici di dati.

Inoltre, per chi lavora con più tabelle pivot, Excel offre lo strumento Affettatrice. Questo oggetto consente di filtrare più tabelle pivot contemporaneamente, risparmiando tempo e fatica. Per utilizzare l’affettatrice, è sufficiente selezionare le tabelle pivot e fare clic sul pulsante “Inserisci affettatrice” nella scheda “Inserisci”. Da qui è possibile scegliere i campi da filtrare e personalizzare l’aspetto dell’affettatrice.

Infine, quando si cambia il nome di un campo nella tabella pivot, è necessario inserire il nuovo nome del campo nei dati di origine. In questo modo si garantisce che la tabella pivot si aggiorni con il nome corretto del campo e si evitano confusioni o errori nell’analisi.

In conclusione, le tabelle pivot sono strumenti versatili e utili per analizzare e riassumere grandi quantità di dati. Comprendendone le caratteristiche e le capacità, è possibile sfruttarne la potenza per ottenere informazioni preziose e prendere decisioni informate.

FAQ
Come si ottiene la finestra di gestione dei nomi?

Mi dispiace, ma la domanda non è correlata al titolo dell’articolo e non c’è un contesto sufficiente per fornire una risposta accurata. Potreste fornire maggiori informazioni o chiarire la domanda?

Come vedere l’origine del file Excel?

Per vedere l’origine del file Excel, potete fare clic sulla scheda “File” di Excel e poi selezionare “Info” dal menu di sinistra. Qui si trova la sezione “Date correlate”, che include la data “Creata” e la data “Modificata”, che indicano quando il file è stato creato e modificato l’ultima volta. È inoltre possibile vedere la sezione “Autore”, che mostra chi ha creato il file.

Come vedere i campi della tabella pivot?

Per vedere i campi della tabella pivot, si può accedere al riquadro “Campi della tabella pivot” o “Elenco campi” sul lato destro dello schermo. Se il riquadro non è visibile, si può fare clic sulla scheda “Analisi tabella pivot” o “Opzioni” della barra multifunzione e poi sul pulsante “Elenco campi” o “Campi tabella pivot” per visualizzarlo. Il riquadro mostrerà tutti i campi disponibili nell’origine dati, che possono essere trascinati nelle aree “Righe”, “Colonne”, “Valori” o “Filtri” della tabella pivot per creare il layout e i calcoli desiderati.