La domanda sugli aspetti fiscali è vecchia quanto il Bitcoin stesso. Un rapporto dal Portogallo ha fatto scalpore a questo proposito. La nostra guida riassume il tutto.
Chiunque commerci in criptovalute o addirittura le generi da solo dovrebbe sempre essere consapevole della situazione fiscale. In Portogallo, ora c'è stata una chiara dichiarazione.
Portogallo: Bitcoin e Co. esenti da IVA
Nell'agosto 2019, un rapporto dal Portogallo ha attraversato la scena finanziaria e cripto - e ha scatenato sentimenti positivi in tutto:
- Secondo un rapporto del giornale, l'autorità fiscale e doganale portoghese ha confermato che il commercio di criptovalute non è soggetto a IVA. Questo riguarda specificamente lo scambio di criptovalute per denaro reale e viceversa.
- Questo è anche valido per il mining, cioè la produzione di criptovalute.
Queste condizioni sono logicamente molto attraenti per i commercianti di cripto. Sono anche una conferma di una sentenza del 2015 della Corte di giustizia europea. Sembra almeno concepibile che il Portogallo diventerà sempre più un porto di scalo per gli specialisti delle criptovalute, dato che gli incentivi ci sono. Poiché gli altri paesi sono finora poco chiari e le criptovalute sono ancora in una zona grigia, rimane eccitante se ci saranno notizie ufficiali nel prossimo futuro.