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Quando si usa quel?
· L'elisione dell'aggettivo quello (cioè la forma apostrofata quell') si ha al singolare maschile e femminile, ma solo davanti a vocale (quell'asino, quell'asta); il troncamento (cioè la forma quel senza apostrofo) si ha al maschile singolare solo davanti a parole che cominciano per consonante diverse da x, z, gn, ps,
Tenendo presente questo, quando tale è pronome indefinito?
Tale, usato prevalentemente come dimostrativo, viene considerato indefinito quando significa un certo o uno fra tanti , oppure serve ad indicare un eccesso indescrivibile col significato di talmente tanto o talmente poco.
Anche la domanda è: quale che aggettivo è? Gli aggettivi che, quale e quanto, usati nelle interrogative sopra proposte, possono anche introdurre un'esclamazione. In questo caso sono detti aggettivi esclamativi: Che splendido panorama! Quale meraviglia questo tramonto!
Di conseguenza, quando è un aggettivo indefinito?
Aggettivi indefiniti che indicano una totalità indeterminata, come tutto, nessuno, alcuno. Aggettivi indefiniti che indicano una quantità indeterminata (da poco a troppo), come poco, alquanto, vario, diverso, parecchio, tanto, altrettanto, molto, troppo, più, meno.
Si può anche chiedere: come si scrive sè stesso accademia della crusca? Il Vademecum degli accenti dell'Accademia della Crusca, in un articolo del 2002, indica precisamente: consigliamo di indicare l'accento anche in questo caso, e quindi di scrivere sé stesso, sé medesimo.
Quando si scrive se stesso con o senza accento?
Scrivere "se stesso" senza accento non è sbagliato: la consuetudine parla chiaro. Lo fanno tante persone, anche dotte. Ma "sé stesso" scritto con l'accento non è un errore, è una forma preferita da molti eminenti linguisti, e per motivi di coerenza normativa è la soluzione migliore.
Riguardo a questo, quando si mette l'accento sul se? Ecco la presunta regola: il pronome sé si accenta sempre quando è isolato per distinguerlo da se congiunzione: “se lui riflettera tra sé, capirà”, invece non si accenta davanti a stesso e stessa, medesimo e medesima perché qui è chiaro che è un pronome: “se pensa a se stesso, fa bene”; però bisogna di nuovo accentarlo
Come usare medesimo?
1. agg. a. Che non è diverso o altro da quello di cui si parlava o a cui si allude, ma è proprio quella stessa persona, quella stessa cosa; o, più genericam., che è uno stesso, uno solo, e non più cose o persone diverse: pare che il feritore sia l'uomo m.
Si può anche chiedere: che cos'è medesimo in grammatica? A agg. dimostr. 3 (con valore rafforzativo) Proprio, stesso, in persona: io m. l'ho veduto; il Papa m.
Anche la domanda è: come si scrive me medesimo?
Spesso rafforzato da stesso o medesimo, per insistere sulla persona o sull'identità della persona: da me stesso non vegno (Dante); il biasimo ricadrebbe su me medesimo.
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