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Cosa vuol dire tenerci?
Più com., tenerci a qualche cosa, considerarla con affetto premuroso o con ambizione: restituiscimi il libro: è un regalo e ci tengo; ci tengo a riuscire, a far bene; ci teneva molto a fare bella figura; è il primo articolo che scrive e ci tiene.
Anche la domanda è: qual è il sinonimo di carente?
[che manca di alcuni elementi, anche con la prep. di: organismo c. di vitamine] ≈ deficitario, insufficiente. ↑ mancante, privo.
Rispetto a questo, che non può mancare sinonimo? - 1. [che non manca e non può mancare: l'i. cerimonia di fine d'anno] ≈ abituale, consueto, solito. ↔ eccezionale, insolito.
La gente chiede anche: che io ti manchi?
Verbo MANCARE
| Presente | Imperfetto | |
|---|---|---|
| Tempi Semplici | che io manchi che tu manchi che egli manchi che noi manchiamo che voi manchiate che essi manchino | che io mancassi che tu mancassi che egli mancasse che noi mancassimo che voi mancaste che essi mancassero |
Chi troppo s'avanta, coccosa le manca. Chi troppo si vanta, qualcosa gli manca. Spesso, chi si crede di essere chissà chi nasconde qualche insicurezza o insoddisfazione.
Chi si vanta si schianta?
Cosa vuol dire? La persona presuntuosa e vanitosa, con il proprio atteggiamento, rischia di perdere o non gode della stima altrui.
Chi si vanta frasi? "Chi si vanta da solo non vale un fagiuolo". Era la massima di saggezza di un antico proverbio. “È solo per un eccesso di vanità ridicola che gli uomini si attribuiscono un'anima di specie diversa da quella degli animali.” “Vanità e orgoglio sono due concetti ben diversi.
Come si chiama una persona piena di se?
Espressioni: pieno di sé [di persona che presume troppo di sé stessa] ≈ arrogante, borioso, presuntuoso, supponente. ↔ modesto, umile. 3.
Qual è il sinonimo di vanitoso? [di persona, che si compiace di sé stesso, delle proprie doti e qualità reali e più spesso presunte: un giovane v.] ≈ pieno di sé, vanaglorioso, vanesio, vano. ↑ tronfio. ‖ borioso, immodesto, presuntuoso, superbo, vanerello.
Anche la domanda è: cosa vuol dire farsi valere?
In partic., far v. le proprie ragioni, i proprî diritti, la propria autorità, far sì che siano debitamente riconosciuti e soddisfatti; con sign. simile, farsi v., imporsi, farsi rispettare secondo il merito, ottenere giustizia.
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