In qualità di datore di lavoro domestico, potrebbe arrivare un momento in cui è necessario interrompere i servizi della propria collaboratrice domestica. Ma quanto costa licenziare una colf? La risposta a questa domanda dipende da diversi fattori, tra cui i termini del contratto di lavoro, il motivo del licenziamento e le leggi del Paese o dello Stato in cui si risiede.
In generale, se interrompete il rapporto di lavoro della vostra colf senza una causa, potreste doverle dare un certo preavviso o un’indennità sostitutiva del preavviso. La durata del preavviso dipende dai termini del contratto di lavoro, che deve specificare il periodo di preavviso. In alcuni casi, il contratto può prevedere il licenziamento senza preavviso o la retribuzione sostitutiva del preavviso se la colf ha commesso una grave violazione del contratto o si è comportata in modo scorretto.
A Hong Kong, ad esempio, i datori di lavoro sono tenuti a dare ai loro collaboratori domestici un mese di preavviso o un mese di retribuzione sostitutiva del preavviso se risolvono il contratto di lavoro senza causa. Tuttavia, se la collaboratrice domestica ha commesso una grave violazione del contratto, come furto o violenza, il datore di lavoro può risolvere il contratto senza preavviso o retribuzione sostitutiva del preavviso.
Se siete una collaboratrice domestica che vuole dimettersi da un contratto a tempo indeterminato, dovrete generalmente fornire al vostro datore di lavoro un preavviso di almeno un mese. Tuttavia, la durata del preavviso richiesto può dipendere anche dai termini del contratto di lavoro. Prima di dare le dimissioni, è importante rivedere il proprio contratto e assicurarsi di aver compreso i requisiti di preavviso.
Se decidete di dimettervi, dovete informare il vostro datore di lavoro per iscritto e fornirgli il preavviso richiesto. Potrebbe anche essere necessario comunicare le dimissioni all’agenzia governativa competente, a seconda delle leggi del vostro Paese o Stato. A Hong Kong, ad esempio, le collaboratrici domestiche sono tenute a comunicare le proprie dimissioni al Dipartimento dell’Immigrazione entro sette giorni.
Rispetto al licenziamento di una collaboratrice domestica, il costo del licenziamento di un dipendente a tempo indeterminato può essere molto più elevato. Oltre a fornire il preavviso o l’indennità sostitutiva del preavviso, i datori di lavoro possono anche dover fornire l’indennità di licenziamento, le ferie non godute e altri benefici. Il costo del licenziamento di un dipendente a tempo indeterminato nel 2021 dipenderà dalle leggi del Paese o dello Stato in cui si risiede, oltre che dai termini del contratto di lavoro.
Prima di porre fine ai servizi della vostra collaboratrice domestica, è importante rivedere il vostro contratto di lavoro e assicurarsi di aver compreso i requisiti di preavviso e qualsiasi altro obbligo che potreste avere. Se non siete sicuri di come procedere, potete chiedere un parere legale o consultare un’organizzazione professionale di datori di lavoro (PEO) o un consulente in risorse umane (HR). Prendendovi il tempo necessario per comprendere i vostri obblighi e diritti come datore di lavoro, potrete evitare errori costosi e garantire una transizione senza problemi sia per voi che per la vostra collaboratrice domestica.
Mi dispiace, ma in base alle informazioni fornite non riesco a capire a cosa ti riferisci quando parli di “Come lasciare il 2022?”. Se potesse fornire un contesto più ampio o chiarire la sua domanda, sarei felice di aiutarla.
Se sei una collaboratrice domestica e vuoi lasciare il tuo lavoro, è importante comunicare la tua decisione al tuo datore di lavoro in modo rispettoso e professionale. Dovete dare al vostro datore di lavoro un preavviso sufficiente, come specificato nel vostro contratto, e cercare di rendere la transizione il più agevole possibile. È inoltre importante consultarsi con la propria agenzia o chiedere un parere legale per assicurarsi di seguire le procedure corrette e di non violare le leggi sul lavoro.
Mi dispiace, ma non posso dare una risposta specifica alla sua domanda, poiché non esiste una politica universale sul numero di giorni di assenza che possono portare al licenziamento di una collaboratrice domestica. La decisione di risolvere il contratto di un dipendente a causa di un’assenza è solitamente presa dal datore di lavoro e può variare a seconda di fattori quali i termini del contratto di lavoro, le prestazioni lavorative e la condotta della colf e le leggi e i regolamenti applicabili nel Paese o nella regione in cui risiedono il datore di lavoro e il dipendente. È meglio fare riferimento al contratto di lavoro specifico e alle leggi sul lavoro della vostra zona per avere indicazioni in merito.