Chi fa parte di Open Fiber? Una panoramica completa

Chi fa parte di Open Fiber?
Il caso degli operatori virtuali

L’operatore che si appoggia in questo modo all’intera infrastruttura di Open Fiber è di fatto un operatore virtuale, proprio come accade nella telefonia mobile: CoopVoce, Tiscali Mobile, Kena Mobile, Ho.

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Open Fiber è un operatore italiano wholesale-only che fornisce connettività a banda ultra larga a famiglie, imprese e pubbliche amministrazioni. Fondata nel 2016, la società è controllata congiuntamente da due delle più grandi aziende di servizi pubblici italiane, Enel e Cassa Depositi e Prestiti (CDP). Il suo obiettivo è distribuire l’infrastruttura in fibra ottica FTTH (fiber-to-the-home) in tutta Italia, coprendo 271 città e 13 milioni di famiglie entro il 2023.

Gli azionisti di Open Fiber, Enel e CDP, sono entrambi enti controllati dallo Stato. Enel è una società di energia elettrica e gas, mentre CDP è un’istituzione finanziaria che promuove la crescita e lo sviluppo del Paese. Le due società possiedono ciascuna il 50% di Open Fiber, diventando così partner paritari nell’impresa.

L’approccio wholesale-only di Open Fiber significa che non offre servizi al dettaglio direttamente agli utenti finali. Al contrario, affitta la sua infrastruttura di rete ad altri fornitori di servizi Internet (ISP) che poi offrono servizi a banda larga ai clienti. Tra gli ISP che hanno stretto una partnership con Open Fiber ci sono TIM, Vodafone, Fastweb e Wind Tre, tra gli altri.

PosteMobile, un operatore di rete mobile virtuale (MVNO) in Italia, utilizza anche l’infrastruttura di rete di Open Fiber per offrire servizi a banda larga ai propri clienti. L’azienda è stata lanciata nel 2007 come joint venture tra Poste Italiane, il servizio postale italiano, e Vodafone. PosteMobile opera sulla rete mobile di Vodafone e utilizza l’infrastruttura FTTH di Open Fiber per fornire servizi a banda larga fissa.

In termini di stipendi dei dirigenti, l’amministratore delegato di Vodafone Italia, Aldo Bisio, avrebbe guadagnato 1,8 milioni di euro nel 2020. Questa informazione è stata divulgata nella relazione annuale dell’azienda, che ha anche rivelato che lo stipendio base di Bisio era di 1,2 milioni di euro, mentre il resto proveniva da bonus e altri benefici.

Per determinare se si dispone di connettività FTTH o fiber-to-the-cabinet (FTTC), è possibile verificare con il proprio ISP o utilizzare uno strumento online come la mappa di copertura di Open Fiber. La FTTH fornisce una connessione diretta in fibra ottica alla vostra abitazione, mentre la FTTC utilizza una combinazione di fibra e cavi di rame ed è generalmente più lenta e meno affidabile della FTTH.

Se la connettività in fibra non raggiunge la vostra abitazione, ci sono diverse opzioni disponibili. Potete contattare il vostro ISP per chiedere se ha in programma di espandere la rete nella vostra zona, oppure potete considerare di passare a un altro ISP che offre servizi in fibra. In alternativa, si può esplorare la possibilità di progetti comunitari a banda larga o di fare pressione sulle autorità locali affinché investano in infrastrutture in fibra.

Infine, per quanto riguarda le frequenze dei telefoni cellulari, paesi e regioni diverse utilizzano bande di frequenza diverse per la comunicazione mobile. In Italia, le quattro bande di frequenza principali utilizzate dalle reti mobili sono 800 MHz, 900 MHz, 1800 MHz e 2100 MHz. Queste bande sono utilizzate per i servizi 2G, 3G e 4G, mentre i servizi 5G dovrebbero utilizzare altre bande di frequenza in futuro. Vale la pena notare che non tutti i dispositivi mobili supportano tutte le bande di frequenza, quindi è importante verificare la compatibilità prima di acquistare un nuovo dispositivo.

FAQ
Rispetto a questo, come arriva la fibra ottica a casa?

La fibra ottica arriva a casa attraverso un processo chiamato Fiber to the Home (FTTH), che prevede la posa di cavi in fibra ottica direttamente nelle singole abitazioni o edifici. Ciò consente di ottenere velocità di Internet più elevate e affidabili rispetto al tradizionale cablaggio in rame.

Chi ha la fibra più veloce?

Senza un contesto o informazioni specifiche sulla località o sul Paese a cui si fa riferimento, è impossibile fornire una risposta accurata alla domanda su chi ha la fibra più veloce. La velocità e la disponibilità dei servizi Internet in fibra ottica variano notevolmente a seconda delle regioni e dei fornitori di servizi.

Quanto guadagna un promotore Vodafone?

Mi dispiace, ma l’articolo “Chi fa parte di Open Fiber? A Comprehensive Overview” non fornisce informazioni su quanto guadagna un promotore Vodafone. Si concentra invece sul fornire una panoramica delle aziende e delle organizzazioni che fanno parte di Open Fiber, che è un provider italiano di banda larga.