Perché ci vediamo brutti?

In sostanza, chi è dismorfofobico proietta sulla realtà del corpo una mancanza che riguarda la psiche, non riuscendo a trovarsi nella psiche, a entrare in contatto con se stesso, cerca all’esterno un’immagine perfetta, ispirandosi spesso a un modello ideale.
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Come esseri umani, tendiamo a essere eccessivamente critici nei confronti del nostro aspetto. Esaminiamo ogni dettaglio, ogni imperfezione, ogni difetto percepito. Ma perché ci vediamo brutti? Ci sono diversi fattori che contribuiscono a questo fenomeno.

In primo luogo, ci confrontiamo con standard di bellezza irrealistici perpetuati dai media. Siamo bombardati da immagini di modelli aerografati e di celebrità che hanno accesso a personal trainer, stilisti e chirurghi plastici. Questo crea un ideale irraggiungibile a cui sentiamo di dover corrispondere. Di conseguenza, ci sentiamo inadeguati e insicuri del nostro aspetto.


In secondo luogo, abbiamo la tendenza a concentrarci sui nostri difetti piuttosto che sui nostri punti di forza. Ci concentriamo sulle parti del nostro corpo che percepiamo come imperfette e trascuriamo le caratteristiche che dovremmo celebrare. Questo discorso negativo può danneggiare la nostra autostima e portarci a credere di essere poco attraenti.

Un altro fattore che contribuisce alla nostra immagine negativa di sé è il modo in cui ci vediamo al contrario. Quando ci guardiamo allo specchio, vediamo un’immagine riflessa. Ciò significa che il lato sinistro del nostro viso si trova sul lato destro dello specchio e viceversa. Questo può essere stridente e ci fa sentire come se non fossimo noi stessi. Quando vediamo fotografie di noi stessi, che ci mostrano come ci vedono gli altri, possiamo sentirci strani o poco attraenti.

Quindi, come ci vedono gli altri? Alcuni studi hanno dimostrato che le persone tendono a percepire gli altri come più attraenti di quanto non lo siano loro stessi. Questo è noto come lo stereotipo “bello è bello”, ovvero la convinzione che le persone attraenti siano anche più intelligenti, gentili e di successo. Ciò significa che, anche se non ci sentiamo particolarmente belli, gli altri possono vederci comunque attraenti.

Per contrastare i discorsi negativi su di sé e migliorare la nostra immagine, può essere utile concentrarsi sulle nostre caratteristiche positive. Dovremmo cercare di celebrare i nostri punti di forza e i nostri risultati piuttosto che soffermarci sui nostri difetti percepiti. Anche circondarsi di influenze positive ed evitare di parlare di sé in modo negativo può essere utile.

In conclusione, la percezione di noi stessi come brutti è spesso il risultato degli standard di bellezza della società, del linguaggio negativo di noi stessi e del modo in cui ci vediamo invertiti. Tuttavia, è importante ricordare che gli altri possono vederci più attraenti di quanto ci vediamo noi stessi. Concentrandoci sui nostri attributi positivi e circondandoci di influenze positive, possiamo migliorare la nostra immagine di sé e sentirci più sicuri di noi stessi.

FAQ
Di conseguenza, chi soffre di dismorfofobia?

La dismorfofobia, nota anche come disturbo da dismorfofobia corporea (BDD), colpisce persone che hanno una percezione distorta del proprio aspetto e si preoccupano dei difetti percepiti nelle loro caratteristiche fisiche. Può colpire persone di qualsiasi sesso, età o provenienza, ma è più comunemente diagnosticato negli adolescenti e nei giovani adulti. Il BDD può causare un disagio significativo e interferire con la vita quotidiana, le relazioni e il funzionamento sociale di un individuo.

Come ci rispecchiamo realmente?

Ci rispecchiamo attraverso una combinazione di percezioni personali, standard di bellezza della società e confronti con gli altri. L’immagine che abbiamo di noi stessi è spesso influenzata da come crediamo che gli altri ci vedano e da ciò che vediamo nei media, con conseguenti aspettative irrealistiche e sentimenti di inadeguatezza. È importante ricordare che la bellezza è soggettiva e concentrarsi sull’accettazione e sull’amore di sé piuttosto che sull’adeguamento a standard esterni.