La georeferenziazione è il processo di assegnazione delle coordinate geografiche a un’immagine o a una mappa. Ciò avviene facendo corrispondere i punti dell’immagine o della mappa alle loro posizioni corrispondenti sulla superficie terrestre. Il risultato è un’immagine o una mappa georeferenziata che può essere utilizzata nei sistemi informativi geografici (GIS), come QGIS, per analizzare e visualizzare i dati spaziali.
Per georeferenziare un’immagine o una mappa, è necessario disporre di una serie di punti di controllo, ossia di posizioni sull’immagine o sulla mappa di cui si conoscono le coordinate geografiche. Questi punti di controllo vengono utilizzati per creare una trasformazione che mappa l’immagine o la mappa nella posizione corretta sulla superficie terrestre. Esistono diversi metodi di georeferenziazione, ma il più comune prevede l’utilizzo di una serie di punti di controllo a terra (GCP) rilevati tramite GPS o altri metodi.
La georeferenziazione è una fase cruciale dell’analisi GIS, poiché consente di sovrapporre diversi set di dati e di eseguire analisi spaziali. Ad esempio, è possibile utilizzare immagini satellitari georeferenziate per monitorare i cambiamenti nell’uso del suolo o mappe storiche georeferenziate per analizzare la crescita urbana nel tempo.
Il geotagging è il processo di aggiunta di informazioni geografiche alle foto, come il luogo in cui sono state scattate. Se si possiede un iPhone, è possibile attivare il geotagging nell’app Fotocamera andando in Impostazioni > Privacy > Servizi di localizzazione e attivando l’opzione Servizi di localizzazione. In questo modo, quando si scatta una foto, le informazioni sulla posizione verranno aggiunte automaticamente ai metadati della foto.
Se si desidera disattivare la geolocalizzazione delle foto sull’iPhone, è possibile farlo andando in Impostazioni > Privacy > Servizi di localizzazione e disattivando la levetta Servizi di localizzazione per l’app Fotocamera. In questo modo si impedisce all’applicazione Fotocamera di aggiungere informazioni sulla posizione alle foto.
Per inserire un raster in QGIS, è necessario andare al menu Layer e selezionare Add Layer > Add Raster Layer. Quindi, navigare fino alla posizione del file raster sul computer e selezionarlo. QGIS supporta un’ampia gamma di formati raster, tra cui GeoTIFF, JPEG e PNG. Una volta aggiunto il raster a QGIS, è possibile utilizzarlo per la georeferenziazione o per altre analisi GIS.
QGIS è un software gratuito e open-source, il che significa che non ha un peso o un prezzo specifico. È possibile scaricarlo gratuitamente dal sito web di QGIS e utilizzarlo per qualsiasi scopo, anche commerciale. QGIS è disponibile per le piattaforme Windows, Mac e Linux e ha una comunità ampia e attiva di utenti e sviluppatori che contribuiscono al suo sviluppo e miglioramento.
Per localizzare una foto inviata su WhatsApp, è possibile utilizzare la funzione di georeferenziazione del proprio smartphone. Se la foto contiene dati di localizzazione, è possibile aprirla e visualizzarne la posizione su una mappa. In alternativa, potete chiedere al mittente di fornirvi la posizione in cui è stata scattata la foto.
Il geotagging delle foto consiste nell’aggiungere informazioni geografiche, come le coordinate di latitudine e longitudine, ai metadati di una foto. Questo può essere fatto manualmente utilizzando un dispositivo GPS per registrare la posizione in cui è stata scattata la foto, oppure utilizzando un software in grado di geotaggare automaticamente le foto in base ai dati di localizzazione del dispositivo utilizzato per scattare la foto. Tra i software più diffusi per il geotagging delle foto vi sono Adobe Lightroom, Google Photos e GeoSetter.
Per unire due raster in QGIS, è possibile utilizzare lo strumento “Raster > Varie > Unisci”. Nella finestra di dialogo dello strumento, è possibile selezionare i layer di input e impostare il percorso del file di output. È inoltre possibile scegliere il formato del file di output e regolare le impostazioni di risoluzione e di estensione, se necessario. Una volta configurate le impostazioni, fare clic su “Esegui” per unire i due raster. Il raster risultante dalla fusione verrà aggiunto al progetto QGIS e potrà essere visualizzato e analizzato come qualsiasi altro livello raster.