- C = c "dura" (casa) e C "morbida" (tʃ)
- E = ɛ (solo se accentata)
- G = g "dura" (gatto) e G "morbida" (ʤ)
- I = j (vicino ai dittonghi)
- M = m "ɱ" (se seguito da labiodentale "f" o "v")
Si pronuncia come [b] senza chiudere le labbra completamente, generando una frizione d’aria. È una consonante bilabiale sonora.
L’alfabeto fonetico è una raccolta di simboli utilizzati per rappresentare graficamente i suoni di una lingua. La sua caratteristica principale è quella di associare un segno grafico a ogni fono.
L’alfabeto internazionale più utilizzato è quello composto da 26 lettere, principalmente in questo ordine: A, B, C, D, E, F, G, H, I, J, K, L, M, N, O, P, Q, R, S, T, U, V, W, X, Y, Z.
"I griega" è il nome della grafema Y e la pronuncia IPA è [i ‘ɣ̞ɾjeɣ̞a]. Nella tabella, la lettera Y viene citata dopo le lettere W, X e Z.
"Has" significa "ha" e si legge e pronuncia come in italiano. "Haez" è un termine scritto con l’alfabeto fonetico internazionale (IPA). È scritto hæz nell’alfabeto fonetico internazionale (IPA).
I primi accenni di scrittura musicale sono nati quando l’uomo ascoltava il proprio corpo e il suo ambiente. Un sistema di segni chiamati neumi si sviluppò gradualmente da questi semplici segni. I neumi indicavano uno o più suoni e erano associati alle note o note da cantare.
Le convenzioni attuali prevedono che ci siano sette note, ognuna con un nome distinto in base alla lingua utilizzata. Ma queste sette note contengono dodici semitoni. È chiamato in due modi: Le parole "DO, RE, MI, FA, SOL, LA, SI" sono state stabilite da Guido d’Arezzo circa nel 1000; "C, D, E, F, G, A, B" sono numeri greci antichi.
Il timbro è la qualità di un suono che consente di distinguere la fonte. Un esempio è quando due diverse fonti, come due strumenti musicali, producono un timbro diverso per un suono della stessa altezza, intensità e durata.