L’evoluzione dello streaming musicale: Cosa c’era prima di Spotify?

Cosa c’era prima di Spotify?
Napster (era un programma di file sharing creato da Shawn Fanning e Sean Parker e attivo dal giugno 1999 fino al luglio 2001) ha gettato le basi per il successo di Spotify introducendo un nuovo modo di ascoltare musica senza i limiti dei media fisici (CD) o dei diritti d’autore.
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Lo streaming musicale è diventato un punto fermo nella nostra vita quotidiana, con servizi come Spotify in testa. Ma vi siete mai chiesti cosa c’era prima di Spotify? Facciamo un viaggio nella memoria ed esploriamo l’evoluzione dello streaming musicale.

Prima dei servizi di streaming, la musica veniva consumata principalmente attraverso supporti fisici, come dischi in vinile, cassette e CD. L’introduzione del formato MP3 alla fine degli anni ’90 ha rivoluzionato il modo di ascoltare la musica, in quanto ha permesso di trasferire facilmente i file musicali digitali e di riprodurli su vari dispositivi. Questo ha portato alla nascita di negozi di musica digitale come iTunes, che ha permesso agli utenti di acquistare e scaricare singoli brani o album.


Il primo servizio di streaming musicale, Rhapsody, è stato lanciato nel 2001. Offriva agli utenti l’accesso illimitato a una libreria di canzoni dietro pagamento di un abbonamento mensile. Tuttavia, è stato solo con il lancio di Spotify nel 2008 che lo streaming musicale è veramente decollato. Spotify offriva una versione gratuita, supportata da pubblicità, e una versione premium con funzioni aggiuntive e senza pubblicità.

Oggi Spotify è uno dei servizi di streaming musicale più popolari, con oltre 345 milioni di utenti attivi in tutto il mondo. In Svizzera, Spotify offre un abbonamento premium a 12,95 franchi al mese, che include l’ascolto senza pubblicità, la riproduzione offline e l’audio di alta qualità. Tuttavia, i prezzi variano a seconda del Paese, con alcuni Paesi che offrono piani di abbonamento più economici o più costosi.


Per chi si trova in Italia, è possibile pagare un anno di Spotify utilizzando il sistema di voucher 18app. 18app è un’iniziativa governativa che offre ai diciottenni italiani un buono di 500 euro da spendere in eventi e prodotti culturali, compresi gli abbonamenti allo streaming musicale.

In confronto, Netflix offre una serie di piani di abbonamento per lo streaming di programmi televisivi e film. In Svizzera, il piano base costa 11,90 franchi al mese, mentre i piani standard e premium costano rispettivamente 16,90 e 21,90 franchi al mese.

Quindi, qual è il Paese in cui l’abbonamento a Spotify è più economico? La situazione varia, ma attualmente l’abbonamento più economico si trova in India, dove un abbonamento premium costa solo 119 INR al mese (equivalenti a circa 1,50 CHF). Tuttavia, è importante notare che i prezzi possono cambiare in qualsiasi momento e possono variare a seconda dei tassi di cambio.

In conclusione, lo streaming musicale ha fatto molta strada dalla sua nascita. Mentre un tempo i supporti fisici e i negozi di musica digitale erano la norma, i servizi di streaming musicale come Spotify sono diventati il metodo preferito per il consumo di musica. Con la sua vasta libreria di brani e l’interfaccia user-friendly, non c’è da stupirsi che Spotify sia diventato un nome familiare.

FAQ
Cosa succede se non si paga Spotify?

Se non si paga Spotify, si può comunque utilizzare la versione gratuita del servizio, che include annunci e funzioni limitate. La versione gratuita consente di ascoltare musica in streaming, creare playlist e utilizzare alcune funzioni di base, ma non è possibile scaricare musica per l’ascolto offline, saltare un numero illimitato di brani o ascoltare audio di alta qualità. Inoltre, la versione gratuita può avere alcune limitazioni sul numero di volte che si possono saltare i brani e sulla quantità di musica che si può ascoltare ogni mese.

Come guardare i video su Spotify?

Spotify è principalmente una piattaforma di streaming musicale e non offre la possibilità di guardare video. Tuttavia, sulla piattaforma sono disponibili alcuni video legati alla musica, come video musicali e documentari sui musicisti. Questi si trovano nella sezione “Video” dell’app o del sito web.

A questo proposito, come passare da free a premium su Spotify?

Per passare da free a premium su Spotify, è possibile seguire i seguenti passaggi:

1. Aprire l’app Spotify sul proprio dispositivo.

2. Toccare la scheda “La tua libreria” situata nella parte inferiore dello schermo.

3. Toccare l’icona dell’ingranaggio situata nell’angolo in alto a destra dello schermo per accedere alle impostazioni.

4. Scorrere verso il basso e toccare l’opzione “Aggiornamento”.

5. Scegliere il piano premium più adatto alle proprie esigenze e toccare “Seleziona”.

6. Inserire i dati di pagamento e toccare “Avvia il mio Spotify Premium” per completare il processo di aggiornamento.

In alternativa, è possibile effettuare l’upgrade a Spotify Premium anche sul loro sito web, accedendo al proprio account, selezionando il piano premium e inserendo i dati di pagamento.