Penso che la risposta dipenda molto dal tipo di partiture che il compositore tende a creare. Le mie partiture tendono verso una combinazione di piccoli ensemble acustici e toni sintetici ambientali. In questi giorni uso ProTools per lavorare con l'immagine, per definire la struttura di ogni spartito e per registrare e modificare tutti i MIDI e l'audio.
Per quanto riguarda gli elementi strumentali acustici, tutto viene registrato e mixato in ProTools. Di solito stampo partiture e parti con Finale (che è quello che uso dai tempi del collage, ma anche altre opzioni come Sibelius sono abbastanza buone).
Prendo synth e suoni campionati da macchine in rete che eseguono un grande programma chiamato Vienna Ensemble Pro, che mi permette di caricare e gestire enormi banchi di suoni orchestrali di Vienna Symphonic insieme a strumenti VST di terze parti come Kontakt di Native Instrument, Omnisphere di Spectrasonics e Play di East West. Tutti questi suoni sintetici vengono trasmessi a ProTools tramite una semplice connessione ethernet (e non posso esprimere appieno quale sviluppo tecnico professionale che cambia la vita sia stato).
Questa configurazione ha funzionato straordinariamente bene per me negli ultimi anni.